1. Salone
Nel salone che funge da ingresso si avverte immediatamente la sensazione di calarsi nella storia: il grande albero genealogico della famiglia Puccini e i ritratti degli antenati (Giacomo senior, Antonio e Domenico) ci riportano indietro nel tempo dandoci la percezione di trovarci nel luogo di origine di una lunga vicenda. Lo sguardo del visitatore viene anche attratto da un pianoforte, quello sul quale Puccini compose parte di Butterfly; sopra, appesa alla parete, è esposta la corona d’alloro che Giacomo portò al capezzale della madre ormai morente e che gli era stata donata dopo il successo della sua prima opera, Le Villi, nel 1884. Altri preziosi cimeli esposti in questa sala sono: la poltrona preferita da Giacomo Puccini e il grammofono donatogli da Thomas Alva Edison.

2. Camera da letto
In questa sala sono conservati i mobili che costituivano la camera da letto di Michele Puccini e Albina Magi nella loro casa in Via di Poggio a Lucca: la toilette, il comò con la sua specchiera, un comodino e il letto matrimoniale nel quale il 22 dicembre 1858 nacque Giacomo. Di particolare interesse il quadro posto a capoletto attribuito al pittore settecentesco Giuseppe Antonio Luchi detto il Diecimino.

3. Cucina
La cucina è la stessa di due secoli fa, sempre con il pavimento in legno originale e ovviamente un po' consumato. Oggi costituisce un valido e importante esempio di cucina di una casa di campagna del passato: l’acquaio in pietra, il fornello a carbone, il paiolo, il cassone per conservare la farina di castagne e i testi per i necci. Tutto è rimasto pressoché intatto.

1. Sala della famiglia
Questa sala è dedicata alla famiglia di Giacomo: vi sono esposti i ritratti dei genitori, e quelli delle sorelle e del fratello Michele, ma anche quelli dello zio materno Fortunato Magi, anch’egli valente compositore, e del cugino di Michele, Nicolao Cerù, che contribuì a sostenere economicamente gli studi di Giacomo a Milano. È a questo periodo e all’esito degli esami al Conservatorio, che risalgono e si riferiscono le lettere scritte alla mamma esposte nel pannello insieme a quelle inviate al fratello Michele al quale Giacomo raccomanda impegno nello studio.

2. Sala degli affetti "Bernardo Romei"
Nella sala degli affetti sono collocati alcuni oggetti di famiglia: il vestito con il quale Giacomo fu battezzato, il lettino, la scrivania alla quale lavorava il padre con il busto che lo ritrae, la macchina da cucire e la scatola in legno per i lavori di cucito della madre. Sono inoltre esposti in bacheca alcuni documenti tra cui il “Codice di Celle” (un manoscritto del XVIII secolo, parte della biblioteca di famiglia).

3. Sala
La terza sala è dedicata al rapporto che si instaurò fra Giacomo Puccini e la sorella Ramelde, il cognato Raffaello Franceschini e le loro tre figlie, ma anche all’amore che il musicista serbò sempre per il piccolo borgo che aveva dato i natali al suo trisavolo.
In alcuni pannelli sono esposti ritratti, foto e testimonianze di scambi epistolari, tra i quali si possono trovare riferimenti al lavoro del compositore e alla rappresentazione delle sue opere. Nella bacheca grande sono esposti manoscritti con parti e abbozzi autografi di Le Villi e di Edgar. L’altro pannello è dedicato alle grandi passioni di Giacomo per la caccia e al suo interesse per le automobili, in particolare si segnalano le foto scattate dall’amico Alfredo Caselli riguardanti l’incidente occorsogli nel 1903.

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